Fasi di Lavorazione

Produzione Arancia del Gargano IGP

La zona di produzione dell’Arancia del Gargano IGP comprende i comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico, nel tratto costiero e sub-costiero settentrionale del promontorio del Gargano, in provincia di Foggia, nella regione Puglia. La coltivazione avviene in terreni rosso-calcarei, esposti ai venti freddi che causano repentini abbassamenti di temperatura. Gli aranceti vengono impiantati nel pieno rispetto delle caratteristiche strutturali del territorio. Per i terreni in declivio è previsto il ricorso al terrazzamento, effettuato per mezzo di muretti a secco o di cotiche erbose (ciglionamenti). Per le operazioni di innesto si utilizza la specie Citrus x aurantium L., comunemente detta Melangolo, in alternativa sostituibile con altri portainnesti certificati dalla normativa vigente. Il periodo di raccolta varia in funzione della diversa epoca di maturazione delle due tipologie, che non può essere indotta artificialmente: dal 15 aprile a fine agosto per il Biondo Comune del Gargano e dal 1 dicembre al 30 aprile per la Duretta del Gargano. Le arance sono raccolte esclusivamente a mano, tramite l’ausilio di forbici.

Produzione Limone Femminello del Gargano IGP

La zona di produzione del Limone Femminello del Gargano IGP comprende tutto il territorio dei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico. Le lavorazioni del terreno si limitano a zappature primaverili e alle concimazioni, generalmente ancora con letame ovino caprino. Le sistematiche potature primaverili effettuate prima della ripresa vegetativa, modellano costantemente la cupola e soprattutto garantiscono il necessario equilibrio tra attività vegetativa e produttiva. Le cure colturali continuano con la difesa, sia da avversità atmosferiche fronteggiate con ifrangivento, sia da attacchi parassitari, principalmente cocciniglie che sono causa delle fumaggini. L’irrigazione delle piante di limone avviene nel periodo che va da maggio ad ottobre. La raccolta è manuale, con l’ausilio di forbici. La produzione non deve superare le 35 tonnellate per ettaro. È vietata la maturazione artificiale dei frutti.